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Come pagare il mio babysitter ?
pagare babysitter

In che modo remunerare la tua babysitter?

Se ti stai chiedendo come pagare la tua babysitter, è un buon segno: significa che sei già a buon punto. Certo, dovrai dichiarare ufficialmente il tuo babysitting, perché i rischi del lavoro in nero non fanno per te. Pagare la propria babysitter è ormai un gioco da bambini grazie alla semplificazione delle pratiche amministrative. Hai persino un voucher o "buono" specialmente ideato per questo tipo di situazioni.

Come pagare con i voucher

È davvero semplice! Quando assegni un voucher o "buono" alla tua babysitter, si mette in moto tutto un sistema.
Dietro a un semplice gesto, si nascondono infatti tutte queste pratiche:

Per il committente (la famiglia)

Il committente può beneficiare di prestazioni nella completa legalità, con copertura assicurativa INAIL per eventuali incidenti sul lavoro, senza rischiare vertenze sulla natura della prestazione e senza dover stipulare alcun tipo di contratto.

Per il prestatore (la babysitter)

Il prestatore può integrare le sue entrate attraverso queste prestazioni occasionali, il cui compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato.
È, inoltre, cumulabile con i trattamenti pensionistici e compatibile con i versamenti volontari.

 Se desideri saperne di più, clicca qui.
Bella la vita, eh?

Quali altri metodi di pagamento per remunerare la propria babysitter?

Puoi anche decidere di regolare le prestazioni in contanti, ma in questo caso sarà necessario stabilire separatamente la busta paga, fare il calcolo e dichiarare i trattamenti pensionistici, senza dimenticare la redazione del contratto di lavoro... Non ti sembra che sia già abbastanza complicato?

Quali sono i rischi a far lavorare qualcuno in nero?

Il rischio più leggero:

  • Nessuna copertura assicurativa coprirà i danni occasioni dalla babysitter sui tuoi figli o sui tuoi beni

Se, nonostante le nostre raccomandazioni, cedi alla tentazione di non dichiarare il tuo dipendente, sappi che ti esponi, insieme alla babysitter, a delle sanzioni penali gravissime, che sono state messe a punto dalle recenti riforme sul lavoro (Jobs act):

  • da 1500 a 9mila euro per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego per un periodo fino a 30 giorni effettivi di lavoro
  • da 3mila a 8mila euro per ciascun lavoratore, in caso di impiego fra i 30 e i 60 giorni;
  • da 6mila a 36mila euro, in caso di impiego oltre i 60 giorni.

Le sanzioni sono aumentate del 20% nel caso in cui il lavoratore sia straniero senza permesso di soggiorno (in questo caso per il datore di lavoro scatta anche la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa di 5.000 euro per ogni lavoratore impiegato), oppure sia minore in età non lavorativa.

Ti ricordiamo, inoltre, la tua babysitter ha il diritto di pretendere una regolarizzazione e che, in questo senso, può denunciare il datore di lavoro in maniera anonima. Più informazioni qui.

Il dipendente, siccome è l'anello debole della catena, non rischia nulla.

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