Maria Chiara, assistente familiare a Lombardia

Maria Chiara

Svolgo il mio lavoro di puericultrice- tata prendendomi cura dell’equilibrio di genitore e bambino lavorando per il rispetto dei bisogni di entrambi.
Durante il puerperio prediligo la collaborazione del genitore nell’accudimento e nella care
senza sostituirmi in toto (ameno che sia necessario) e favorisco la relazione prioritaria del genitore con il bambino.

Sono qui per facilitare l’avvio dell’esperienza di
maternità e paternità e per favorire la costruzione di questo delicato equilibrio. Potrò essere
di supporto nell’avvio corretto dell’allattamento qual’ora sia esplicito desiderio allattare.
Il mio punto di forza è la particolare dedizione al lavoro di cura e di accudimento anche
nelle situazioni più fragili e delicate: bambini con trascorsi in patologia neonatale o terapia
intensiva neonatale, bambini con patologie e bisognosi di attenzioni speciali, gravidanze a
rischio e post parto difficili. Mi avvalgo delle evidenze scientifiche e della ricerca di fonti
accreditate dalla comunità medica come strumento principe di ogni mio intervento fiduciosa
nel fatto che rinforzino le competenze genitoriali. Credo nell’osservazione per individuare
precocemente segni e sintomi di patologia e favorire così l’intervento precoce.
Mi prendo cura principalmente di neonati e-o in particolare dei piccini usciti dalla terapia
intensiva neonatale o con patologie che necessitano di cure anche a domicilio. Mi occupo
anche di bimbi della fascia 0-3 anni con bisogni speciali accompagnando la famiglia nelle
varie fasi di sviluppo (svezzamento, spannolinamento, gestione del sonno notturno).
Prediligo il lavoro in affiancamento dell’equipe medica.

La mia disponibilità si estende a tutti i bimbi della fascia di età 0-3 poiché ogni bimbo in
questa fase dello sviluppo ha bisogno di attenzione e dedizione particolari e specifiche per il singolo bambino con particolare attenzione alla fase di ambientamento .

La mia è una presenza discreta, silenziosa quando necessario.
Metto a disposizione il mio intuito e la mia sensibilità nell’accompagnare senza giudizio e
con il massimo rispetto.

Rigurado al sonno , continuo a dedicare lo studio a questo tema sempre più consapevole che il " sonno non sia qualcosa che si debba insegnare " bensì uno stato comportamentale e in quanto tale vada sostenuto nel suo sviluppo che non è ahimè lineare e quindi a seconda del bisogno espresso da quel bambino in quel momento ( in base a scarti di crescita, andia da separazione): esserci è la cosa più importante al fine di preservare il senso di sicurezza nel bambino. L'obbiettivo non è insegnare al bambino a dormire da solo ( non vi sono evidenze scientifiche ) bensì rendere il sonno del bambino il più possibile stabile.
Allo stesso tempo sgravare il genitore da una gestione "solitaria" del sonno sopratutto in bambini ad alta sensibilità.
Nessuno ce la può fare da solo in molti casi.
In base alla fase dello sviluppo sì può sostenere il sonno .

Ho fatto molta esperienza con bimbi in fase di svezzamento, amo cucinare.

In generale amo lavorare sulle autonomie, sul gioco destrutturato ma sopratutto amo giocare!

Ho avuto diverse esperienze con diverse culture e all’estero: parlo inglese base.

Sono figlia di una maestra per vocazione da lei ho ricevuto lo sguardo e lo stare , perché prima di tutto è un modo di essere l'essere educatrice , è una coerenza interiore che il bambino percepisce come anche l'affetto disinteressato.

Sono autonoma da quabdo avevo 20 anni e ho sempre tenuto una coerenza nelle mie scelte lavorative di educatrice prima e di pueriucultrice che ora mi sta permettendo di riuscire a declinare il mio bagaglio teorico s mpre cercando di applicare sul bambino la teoria di cui lui ha bisogno e non viceversa.

Per quanto riguarda il gioco e la costruzione di routine attingo da più fonti sempre cercandone l'essenza e aplicandole in base al singolo bimbo. Ciò che distingue una professionista da una brava tata ho capito essere la capacità di osservare e staccarsi dal proprio punto di vista soggettivo per vedere il bimbo e la diade : vedere oltre e solo dopo strutturare un lavoro. Questo richiede fatica e prima di tutto un lavoro si se stessi. Dopo anni di sacrifici e di studio sto riuscendo nel mio piccolo a farlo con umiltà.

Ho esperienza e referenze per la fascia di età 0-3 .

Abito in Porta Venezia ma non riesco ad aggiornare il mio indirizzo.

Grazie.

Maria Chiara