Cinzia, babysitting a Valsanzibio

Ho 60 anni, mi piace curare l'alimentazione, e la salute psicofisica. Quando le occasioni della vita mi ha dato la possibilità di occuparmi di un bambino, sono sempre stati momenti molto intensi. Se per un lavoro d'ufficio invio tanti curriculum e pochi mi chiamano è ancora meno mi assumono, per ogni colloquio come baby sitter sono stata scelta, indipendente dalla esperienza o meno. Ho lavorato in due, occasioni come dipendente per un anno ciascuno nel 2012 e 2013, ma negli anni precedenti le amiche non hanno esitato a chiamarmi per avere un aiuto con i loro bimbi quando erano piccoli.
Perfino la moglie del mio ultimo datore di lavoro mi lasciava i suoi figli in ufficio e si stupiva che io non avessi bambini vista la mia pratica a gestirli.
L'esperienza più impegnativa è stata l'ultima nel 2013, quando una signora di origine francese cercava una tata per sua figlia adottiva
In questa famiglia, che abitava temporaneamente a Padova per motivi di lavoro, mi prendevo cura di una bambina di nove anni con la quale comunicavo in inglese. L'orario era pomeridiano dalle 17 alle 20. Appena tornava da scuola con l'autobus, le preparavo la merenda, l'aiutavo con i compiti che erano in inglese perché frequentava la scuola inglese, le preparavo la cena e la seguivo nel prepararsi per la notte. Capitava anche che mi chiedesse di leggerle un libro in italiano. Se la madre doveva viaggiare per lavoro passavo a casa anche la notte e ne prendevo le veci.
Il mio atteggiamento nei confronti del bambino o bambina, è sempre di rispetto, ascolto, cerco di capire cosa posso fare perché stia bene, senza perdere però di vista la mia autorevolezza nei sui confronti, perché deve sentire che può contare sulla mia presenza come persona adulta.
Mi sento molto a mio agio con bambini dai tre ai 14 anni, mi fa molto piacere aiutarli nei compiti scolastici, e assecondare la loro voglia di giocare o leggere loro libri adatti.