Monica, tata a Rivolta d'adda

Buongiorno. Sono una mamma, una zia e a breve sarò nonna. Da sempre amo prendermi cura dei bambini. Le mie figlie sono cresciute con sani principi, responsabili, studiose e, ora che sono adulte, posso affermare di avere fatto un ottimo lavoro. Non ho perso occasione di insegnare loro ad approfondire e capire ciò che le circonda. Sono stata una mamma piuttosto severa: a 18 anni rientravano a mezzanotte, come Cenerentola. Sono autorevole, ma sono felice di avere mantenuto esclusivamente il ruolo di madre-educatrice. Dopo un periodo difficile adolescenziale, è tornato a splendere il sole: mi adorano, letteralmente. Penso che prendersi cura di un bimbo, non sia sufficientemente far fronte ai suoi bisogni materiali. Occorre stimolarlo, interessarlo, interagire con lui, raccontargli storie e soprattutto ascoltarlo, dedicandogli la massima attenzione per far crescere in lui la consapevolezza e l'autostima.
Il contatto con la natura credo che sia un aspetto essenziale. Piantare un fagiolo, vederlo crescere, per il bambino rappresenta un miracolo, ma gli fa comprendere la provenienza dei cibi di cui si nutre e il rispetto della natura. Anche sviluppare la manualità ha i suoi vantaggi: il bambino che costruisce (Lego, disegni, collage, collane, plastilina) riceve un feed back positivo nel constatare che, grazie al suo impegno ha potuto realizzare la sua creazione.
Poiché i genitori sono i responsabili dell'indirizzo educativo dei propri figli, sarò ben lieta di ricevere istruzioni dettagliate riguardanti le linee guida da seguire, al fine di armonizzare la sfera di interazione con il piccolo.