Mi chiamo Antonella, ho trentaquattro anni e sono la mamma di un bambino di diciotto mesi.
Nella mia esperienza lavorativa mi sono inserita nell'ambiente scolastico solo una volta come Assistente Ad Personam.
Successivamente, ho cominciato a lavorare nell'ambito commerciale.
Con la scoperta della gravidanza ho iniziato ad interessarmi di genitorialitá ed educazione ed ho fatto un percorso psicoterapeutico di stampo milleriano di un anno e mezzo.
Da qui è nata la mia passione per la pedagogia e la psicologia infantile, la mia voglia di mettermi in gioco non solo come mamma, ma anche come donna e lavoratrice.
Ho frequentato corsi di Disciplina Dolce in formato podcast ed attualmente sono iscritta al primo anno di Scienze dell'Educazione.
Il mio desiderio è quello di poter cominciare quanto prima anche la triennale di Scienze e tecniche psicologiche.
Con mio figlio utilizziamo il Metodo Montessori, di conseguenza io ed il papà seguiamo determinati principi educativi:
-Gestione delle crisi emotive e legittimazione delle emozioni:aiutiamo il bambino nella conoscenza delle sue emozioni verbalizzando ciò che prova ed offrendo alternative sicure per sfogare l'emozione.
-Educazione al consenso:verbalizziamo ciò che accade con il suo corpo, dando i corretti nomi anatomici. Chiediamo il permesso per usare oggetti suoi e per ogni gesto di affetto, dove aspettiamo sempre da lui il riscontro positivo.
-Evitiamo la lode del rinforzo positivo:ogni nuova 'conquista' del bambino viene descritta per permettergli di comprendere le sue capacità ed aumentare la sua autostima, evitando di legarlo al giudizio altrui.
-Favorire l'autonomia:seguendo le sue corrette tappe di sviluppo, proponiamo al bambino attività alla sua portata, descrivendo le azioni da compiere e permettendogli la libertà di scelta nelle situazioni in cui è fattibile, per dare valore alla sua volontà.
-Pet e Outdoor Education:da sempre il bambino è abituato alla presenza di un animale domestico e partecipa alla cura dei suoi giochi. Portiamo il bambino nella natura ogni volta che ne abbiamo la possibilità, permettendogli di esplorare in libertà l'ambiente circostante per accrescere le sue capacità e competenze.
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