Alessia, babysitter a Noventa di piave

Un'eterna Peter Pan. Così mi piaceva descrivermi qualche anno fa, in quella fase in cui i ragazzi si sentono sempre più grandi di quanto in realtà non siano. Mi piaceva l'idea di rimanere sempre bambina e senza preoccupazioni, non riuscendo a capire perché i grandi si creassero tutti i loro problemi. Ora guardo a quelle speranze con un sorriso, consapevole dell'ingenuità che contraddistingue i pensieri dei bambini. E forse è proprio grazie a quell’ingenuità che non riesco a stancarmi dei bambini. Mi chiamo Alessia e ho 21 anni. Sono una studentessa universitaria e i corsi e lo studio occupano gran parte delle mie giornate. Spesso riesco però a tornare a casa nei fine settimana e mi piacerebbe poter utilizzare al meglio questo tempo, in particolar modo in questo periodo alquanto complicato. Amo i bambini. Sicuramente è una frase scontata, ma non potrebbe descrivermi meglio. Amo il loro modo di vedere il mondo e a volte penso che sia più io a divertirmi con loro che non il contrario. Ho fatto l'animatrice nel gruppo parrocchiale del paese per diverse estati e ogni volta quello era sempre il periodo che preferivo delle vacanze. Che si trattasse di organizzare i giochi al chiuso o all'aperto, di aiutare con i lavoretti dei vari laboratori, di arbitrare le partite o semplicemente rimanere coi bimbi che non potevano o volevano giocare, in ogni caso ero sempre disponibile. Al di là di tutte queste tanto belle quanto dispersive parole, mi reputo una ragazza paziente, determinata, gentile, tranquilla, disponibile. Sarei ben felice di aiutare anche con i compiti: al momento sto studiando materie scientifiche, ma la mia passione sono sempre state quelle umanistiche. Amo leggere e sono delusa da quanto poco generalmente la gente legga. Ho le ante degli armadi tappezzate dei miei disegni, mi piace fare dolci e la cucina in generale. Alle medie suonavo il flauto, ma avevo iniziato anche con la tastiera per conto mio, limitandomi però a raggiungere da autodidatta il livello che si insegna a scuola. Mi viene in mente solo un'ultima cosa: mi piace scrivere. Un sacco. Forse non è rilevante (e forse non lo sono diverse delle cose che ho scritto), ma per me è una cosa importante. La scrittura può aiutare in una quantità enorme di casi nel corso della vita e trovo che spesso non le affidiamo il giusto peso.