Franca, assistente all’infanzia qualificata : Pobegi

Mi chiamo Franca e sono residente a Capodistria (SLO). Sono un'educatrice di scuola materna e ho lavorato per 33 anni (dal 1981) in una istituzione prescolastica italiana della mia città.
Sono cittadina slovena di madrelingua italiana e faccio parte della Comunità Nazionale Italiana del mio paese.
Mi sono diplomata in educatrice prescolare nel giugno del 1981 e a settembre dello stesso anno ho incominciato il mio lavoro presso l'asilo italiano di Capodistria.
Durante i miei lunghi 33 anni di lavoro ho accompagnato e sostenuto tanti bambini tra i due anni e i sei anni nel loro sviluppo e nei loro processi di apprendimento, lavorando assieme alle assistenti e a collaboratori pedagogici.

Il mio compito consisteva nell'osservare i bambini, riflettere sulle osservazioni utilizzando gli stimoli ricevuti per metterli in relazione con gli interessi e le loro esigenze. Documentavo i processi di sviluppo e quelli educativi dei bambini per poi poterli aiutare a sviluppare le loro capacità e realizzare il loro potenziale attraverso un ambiente di gioco, di lavoro e di apprendimento stimolante. Tutto ciò sfruttando il tempo, organizzando lo spazio, i materiali, anche multimediali affinchè i bambini potessero divertirsi e fare esperienze sempre nuove.
Il mio lavoro non si limitava solo a questo ma comprendeva anche la collaborazione con le famiglie, con i servizi per la prima infanzia e della scuola elementare, nonché servizi professionali e la collaborazione con l'ambiente circondariale.
Oltre al mio lavoro all'asilo, per un periodo di sette anni, sono stata a disposizione anche per le Attività pomeridiane: attività ludico ricreative e laboratori. Un servizio rivolto alle famiglie e proposto come valida alternativa a un tradizionale baby-sitting.
Durante l’anno, una volta la settimana, la Comunità degli italiani di Capodistria metteva a disposizione la sua struttura per attività educative che offriva ai bambini (dai 3 ai 8 anni) la possibilità di imparare divertendosi insieme a due operatrici didattiche qualificate e bilingui.
Ciascun partecipante era coinvolto in un’attività educativa giocosa volta a stimolare capacità e creatività e con la possibilità di acquisire la lingua della minoranza.
Inoltre ho creato anche un Laboratorio di lettura animata: un laboratorio che aiutava i bambini a sviluppare la capacità di fermarsi ad ascoltare le parole, trattenendole nella propria immaginazione ricostruendo un’atmosfera di attesa e di ascolto in cui il linguaggio verbale era il vero protagonista.