Retribuire il proprio impiegato e pagare i contributi sociali

Sei datore di lavoro, quindi devi pagare uno stipendio alla tua tata, ma anche occuparti dei contributi da versare allo Stato. Soltanto dopo aver addizionato tutti questi elementi potrai determinare la spesa totale che comporta la rimunerazione del tuo babysitting a domicilio.

Lo stipendio della tua tata

Lo stipendio minimo convenzionale è stabilito dal CCNL (il livello di riferimento per una tata a domicilio è il B SUPER)

Le retribuzioni annue vengono aggiornate annualmente. Qui di seguito, riportiamo le cifre relative all'anno 2016: 596€ /mese, cioè 6,02€ l'ora.

Al minimo retributivo fissato per legge, vanno aggiunti gli scatti di anzianità previsti per ogni biennio di servizio svolto presso lo stesso datore di lavoro. Indipendentemente dal merito, al lavoratore spetta una maggiorazione del 4% calcolata rispetto alla retribuzione minima contrattuale.

Gli altri elementi della retribuzione

• indennità vitto e alloggio
  
• tredicesima
• scatti di anzianità
• eventuale superminimo

I contributi sociali

Contributi INPS, assistenza contrattuale, tutto questo ti sembra davvero troppo? Eppure, con un po' di pazienza, siamo sicuri che ne verrai a capo! D'altro canto, meglio assicurarsi di non avere grane più tardi  

Su questa pagina troverai una tabella di riferimento per i contributi relativi ai lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato o determinato.

Se ti stai chiedendo cosa sono e come ottenere degli assegni famigliari, puoi scoprirlo cliccando qui e qui.

Infine, che cosa sarà mai un'assistenza contrattuale? Ebbene, apri bene gli occhi perché si tratta di una cassa assistenziale obbligatoria per tutti i lavoratori per i quali applica il contratto collettivo sul lavoro domestico.
Tutti i dipendenti e i datori lavoro domestico in regola con il pagamento dei contributi di assistenza contrattuale (0,03€ per ogni ora di lavoro, di cui 0,02€ per il datore di lavoro e 0,01€ per il lavoratore) sono automaticamente iscritti a Cassacolf.